venerdì 22 maggio 2009

Da Pianella a Pianella…la musica è sempre quella! Di....Daniele Di Bartolo



È andata male. Forse nel peggiore dei modi. Non una sonante sconfitta, né una manifesta superiorità degli avversari, che incontriamo per la terza volta quest’anno senza mai averci perso (così come l’Acqua & Sapone Montesilvano che ha vinto il campionato), bensì un pareggio con un temporaneo vantaggio, una traversa, un rigore sbagliato e gli ultimi quindici minuti con tre uomini in più in campo da recriminare.

Un po’ come quindici anni fa in campo neutro a Teramo, sempre contro il Pianella, sconfitta maturata con tante di quelle occasioni sciupate che subito, dal viaggio di ritorno, cominciò la sagra delle recriminazioni contro la sorte, stoppate puntualmente dall’amico Trentino con la frase: “fatt sta em piers!”, diventata poi un tormentone.

Nulla da rimproverare ai giocatori che, anzi, hanno dimostrato di essere in forma atletica e di tenere alla partita con grande attaccamento alla maglia e rispetto verso la società, mettendo a tacere qualche mala lingua che in settimana si era prodigato nel dire che i giocatori non sarebbero scesi in campo poiché da mesi non prendevano i rimborsi.

Evidentemente, nonostante il terremoto e qualche disguido personale capitato ai dirigenti, non esistono grandi ritardi della società verso i giocatori, i quali hanno dimostrato di fidarsi dei dirigenti più di qualche mal’informato.

Tra due settimane inizieremo a riprogrammare la stagione futura, ci riuniremo in società per fissare ruoli dirigenziali ed obiettivi. L’invito è sempre lo stesso: chi vuole lavorare è ben venuto.

Per quanto mi riguarda credo che si debba ripartire dallo staff tecnico di quest’anno che, a mio parere, ha ben lavorato. Mister Nino Di Benedetto ha dimostrato di essere una persona che sa combinare preparazione tecnica e doti umane, caratteristiche non comuni. Lo stesso dicasi per il preparatore atletico Orazio Caputo ed il Direttore Sportivo Sandro Tiberi, ai quali va prestato un occhio di riguardo visto che sono di Raiano. Ovviamente andrà vagliata la loro disponibilità a proseguire nell’avventura con il G.S. Raiano.

Gli obiettivi cui ritengo la società debba lavorare per la prossima stagione calcistica sono quelli di costruire un organico che assicuri una stagione dignitosa e, soprattutto, il rinforzo del settore giovanile che già da quest’anno ha dato i suoi frutti. Va, infatti, ricordato che l’Under 18 ha vinto il torneo provinciale, acquistando il diritto a partecipare al torneo regionale di categoria, ed anche le altre squadre hanno partecipato a diversi tornei con profitto.

Partecipare ad un torneo giovanile regionale, completare tutto il settore giovanile, richiede forza umana disposta a scarificare qualche giornata per il bene dei ragazzi di Raiano…speriamo di poter trovare questa disponibilità tra gli sportivi di Raiano.

Di lavoro ce n’è parecchio, chi vuole contribuire a rendere più grande e più forte il G.S. Raiano troverà sempre la porta aperta.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per poter fare una grande stagione bisognerebbe,anzitutto,riportare in prima squadra quei ragazzi di Raiano costretti ad andare a giocare fuori per via di politiche societarie si vincenti, ma per lo meno discutibili: cinque allenatori cambiati in due anni, tra cui Ferzoco,uno dei migliori tecnici della regione(l'ultimo a guidare, più di 15 anni fa,il Raiano verso grandi traguardi),esonerato alla prima sconfitta e con la squadra al secondo posto ad un solo punto dalla capolista (se non ci credete andate sul sito della squadra,che da allora non è stato più aggiornato).E poi bisognerebbe spendere la maggior parte del budget nel settore giovanile,per poter contare in futuro su una solida base locale(sull'esempio dei cugini pratolani)e sia per consentire ai ragazzi di divertirsi in modo sano.Firmato:una persona con il Raiano nel cuore

Anonimo ha detto...

Purtroppo, caro anonimo con il raiano nel cuore, devo darti ragione. la mancanza assoluta del settore giovanile, linfa vitale di ogni società, è una carenza che da anni la Raiano calcistica si porta dietro. Ma di chi è la colpa? la vogliamo attribuire agli odierni dirigenti? sicuramente no. io credo che la "politica" del settore giovanile ha bisogno del supporto non solo di chi fattivamente dedica il proprio tempo libero a tale attività ma, anche e soprattutto, di grandi impegni economici. Mancano purtroppo le infrasrutture necessarie per permettere ai giovani di avvicinarsi e innamorrsi del calcio. ricorderai che abbiamo fatto un campionato di Serie D con un campo pietosamente di terra? ed il campo non è tutto...per il momento ringraziamo i dirigenti che con il loro lavoro hanno riportato il G.S. ed il calcio raianese a livelli di categoria dignitosi. Creare un settore giovanile, fatte salve le possibilità economiche, ha bisogno di tanto lavoro ed impegno comune anche da parte degli enti amministrativi locali, non soltanto di una parte del budget di una piccola realtà come Raiano. Firmato: una persona che vorrebbe tanto un settore giovanile a raiano

Anonimo ha detto...

La colpa non è certamente della nuova società, ma di anni di politiche sbagliate (es: a metà degli anni 90 nulla si fece per evitare che la formazione degli allievi, reduce da un campionato regionale (l'ultima squadra giovanile di Raiano a disputare un campionato di questo livello),venisse smembrata,con 2 o 3 elementi che dovettero andare a giocare fuori,altri lasciati a spasso e addirittura uno costretto a fare il corso da arbitro!!!).La società attuale,tuttavia,ha anche le sue colpe,frutto,come già detto,di politiche per lo meno discutibili.L'anno scorso si è vinto il campionato di seconda categoria all'ultima giornata (dopo aver buttato via l'enorme vantaggio accumulato sul Manoppello),nonostante l'altissimo valore della rosa.Quest'anno ci si è,come si suol dire a Raiano, "affunnat alla prim acque",ancora una volta nonostante l'enorme potenziale della rosa e dei due allenatori ingaggiati (Ferzoco in primis). Quello che a Raiano manca (oltre ad un settore giovanile degno di questo nome,come quello che c'era negli anni 80) è la PROGRAMMAZIONE,solo con essa si raggiungono risultati a lungo termine (a suo tempo si impiegarono 3 (tre) anni per arrivare a disputare l'interregionale),diversamente si buttano solo soldi,sprecando una risorsa che dalle nostre parti non è tanto abbondante.Firmato:una persona con il Raiano nel cuore