lunedì 21 settembre 2009

Dentro e fuori il cratere Un rientro con i doppi turni Sulmona .Tante incognite a Raiano.


Angela Di Giorgio SULMONA È stato un rientro tra i banchi di scuola sotto il segno della precarietà per attività didattiche e sedi, quello che hanno vissuto ieri molti studenti del Centro Abruzzo. Con più di qualche incognita la riapertura degli edifici scolastici a Sulmona, soprattutto degli istituti superiori di secondo grado, in tutto 3500 studenti. Restano ospitati all'interno dell'Istituito d'arte "Mazara" gli allievi del Liceo classico "Ovidio", inagibile per le lesioni post-sisma. "Nessuna difficoltà logistica per il rientro", ha detto la dirigente, Anna Maria Coppa. "La Provincia ha svolto in questi mesi lavori di adeguamento, ricavando nuove aule, così da sistemare il liceo al primo piano e l'istituto d'arte al piano terra, senza doppi turni". Dall'ufficio tecnico comunale hanno spiegato, però, che "nessuna programmazione dei lavori per il liceo è ancora stata comunicata dalla Provincia". Per inagibilità di alcune aule, doppi turni mattutini, invece, per gli studenti dell'ex magistrale "Vico" e del commerciale "De Nino", mentre al liceo scientifico "Fermi" sono le schede tecniche a parlare, con "fessure per il 10% del complesso da tenere sotto controllo", palestra chiusa con ordinanza "per avvallamento pavimento in prossimità di spogliatoi e lesioni su tamponature e travi di copertura", "nessuna indagine geologica sul sito". Situazione critica a Raiano dove, slittato il rientro, si attendono i risultati delle verifiche di vulnerabilità sismica, su richiesta del dirigente scolastico, condotte dall'Università della Basilicata e costate al comune 40mila euro. "Con i risultati positivi, riparteremo il 28 - ha detto preoccupato il sindaco Enio Mastrangioli - altrimenti avremo una grossa emergenza da affrontare con più di 300 alunni da sistemare". A Scanno, invece, a distanza di un anno, gli alunni di elementari e medie sono rientrati oggi, con il doppio turno, nella sede della "Romualdo Parente". "Abbiamo demolito la scala d'emergenza, che preludeva alla certificazione antincendio - ha detto il sindaco Patrizio Giammarco - e avuta questa, ne ricostruiremo un'altra in metallo"
FONTE."ILTEMPO"

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