mercoledì 3 febbraio 2010

Sfollati, una bozza di documento con 4 richieste



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mercoledì 03 febbraio 2010
SULMONA - Dei nove sindaci che si sono rivolti al Tar per vedersi riconosciuto un diritto negato, quello dell’inclusione nel cratere sismico, solo quattro erano presenti oggi in Regione per la causa “sfollati dimenticati della Valle Peligna”.
Sono andati Enio Mastrangioli, sindaco di Raiano, Antonio De Crescentiis, di Pratola, Attilio Forgione, di Prezza, Mario Ciampaglione di Cansano.
Per la seconda volta una delegazione del territorio è stata ricevuta oggi dalla II commissione regionale territorio, grazie alla protesta intrapresa da Rosanna Sebastiani, la sfollata sulmonese al 30° giorno di sciopero della fame, per rappresentare le istanze dei terremotati esclusi dal cratere.
Nel corso della riunione è stata redatta una bozza di documento, contente 4 richieste principali:
la revoca del patto di stabilità per i Comuni, il rifinanziamento delle spese comunali per il post sisma, la firma dell'accordo di programma Valle Peligna - Alto Sangro e la sospensione dei mutui per le case inagibili.
Fra una settimana, la Commissione regionale, presieduta oggi dal vice presidente Giuseppe Di Pangrazio, dovrà stilare il documento unitario, come già fatto da alti comuni dell’Abruzzo, per inviarlo a tutti i sindaci del Centro Abruzzo per l'approvazione finale.
"Si tratta di proposte ricevibili – spiega la Sebastiani – non stiamo chiedendo la luna. Per questo ci auguriamo che Chiodi si mostri disponibile. Oltre al terremoto fisico, nonostante le valutazioni della protezione civile, qui continua ad esserci quello economico, con le micro imprese bloccate dalla crisi".
“Abbiamo rappresentato le nostre esigenze di sfollati ospitati da mesi in hotel – afferma Adelmo Ramunno, portavoce del Comitato sfollati dell’Europark hotel – quello che servirebbe è l’assistenza psicologica per adulti e bambini. Speriamo di avere risposte quanto prima”. Federica Pantano
FONTE:RETE5.TV

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