venerdì 29 ottobre 2010

Settant' anni d'amore tenace e di vita avventurosa

  RAIANO. Hanno attraversato la storia, diventandone inconsapevoli protagonisti, con soltanto due convinzioni: la lotta antifascista e il loro amore. Michele Del Boccio (classe 1921) e Dorina Montini (1922) hanno festeggiato ieri il loro settantesimo anniversario di matrimonio innamorati come il primo giorno, nonostante qualche ruga in più e il passaggio ineserobile del tempo. Era il 28 ottobre 1940 quando Michele e Dorina si sposarono. Pochi giorni dopo, Michele partì soldato per l’Africa, difese la Sicilia, insieme ai tedeschi, dall’invasione degli angloamericani (9-10 giugno 1943) e poi, ironia della storia, partecipò allo sbarco in Normandia il 6 giugno 1944, insieme agli Alleati, per liberare l’Europa dal nazi-fascismo. La lotta antifascista ha caratterizzato la vita della famiglia Del Boccio-Montini e forse fu per demonizzare quel periodo oscuro della storia d’Italia che la coppia decise di sposarsi nell’anniversario della marcia su Roma, che avvenne il 28 ottobre 1922. Dorina era figlia di un intellettuale che si opponeva al regime di Mussolini e fu condannato e confinato, dal tribunale dell’Aquila, a Matera, dove morì.  «Mio nonno era un uomo di cultura», ricorda Nestore, uno dei due figli della coppia «che parlava sette lingue e aveva insegnato ai suoi figli l’importanza della libertà e del rispetto degli altri, per questo fu confinato e morì in solitudine lasciando, però, una grande e immortale lezione».  A ricordare così il suo avo è Nestore Del Boccio , uno dei due figli della coppia. E per confermare lo spirito avventuroso e tenace della sua famiglia, anche lui si è ritagliato una vita originale come fumettista. Dopo aver studiato grafica si è dato al fumetto, facendosi notare dalla casa editrice Bonelli (quella di Tex e di Zagor) la quale lo ha inserito nel progetto del nascente nuovo fumetto Nathan Never di cui ha curato copertine e albi.  Ma torniamo ai festeggiati. Michele Del Boccio proveniva da una famiglia di contadini che pure non si piegava al fascismo, condividendo anche in questo i sentimenti della moglie e della sua famiglia. Una storia d’amore d’altri tempi, che si è intrecciata con alcuni momenti cruciali della storia del Novecento. Ora Michele e Dorina vivono sereni nella loro accogliente casa di Raiano accuditi da un nipote e, nonostante 70 anni di vita insieme, non riescono a fare a meno l’uno dell’altra.  Quando Dorina, nei giorni scorsi, è dovuta andare in ospedale per una caduta, Michele senza di lei non ha voluto neanche mangiare. E così ieri, per la settantesima volta, si sono promessi amore eterno.

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