Partita esterna per il Real Raiano di scena a montichino contro l' Area L'aquila Futsal, che in classifica precedevano i peligni di un punto, 14 i punti degli aquilani. Gara ben giocata da entrambe le squadre, bloccate fino a metà prima frazione. Poi vantaggio ospite e subito pareggio dei locali. Il raiano continua a giocare e a fine prima frazione il risultato e' di 1 a 3. Secondo tempo e il Real segna ancora, portandosi sul 1 a 4, gli aquilani accorciano di nuovo, 2 a 4. A metà tempo il Real torna avanti di tre risultato che resta invariato fino al termine 2 a 5 nonostante la pressione finale dei locali che provano anche con il portiere di movimento. Bella ed importante vittoria in chiave classifica.tuttoraiano.blogspot.com
martedì 5 febbraio 2013
Area Aquila Futsal-Real Raiano 2-5
 Partita esterna per il Real Raiano di scena a montichino contro l' Area L'aquila Futsal, che in classifica precedevano i peligni di un punto, 14 i punti degli aquilani. Gara ben giocata da entrambe le squadre, bloccate fino a metà prima frazione. Poi vantaggio ospite e subito pareggio dei locali. Il raiano continua a giocare e a fine prima frazione il risultato e' di 1 a 3. Secondo tempo e il Real segna ancora, portandosi sul 1 a 4, gli aquilani accorciano di nuovo, 2 a 4. A metà tempo il Real torna avanti di tre risultato che resta invariato fino al termine 2 a 5 nonostante la pressione finale dei locali che provano anche con il portiere di movimento. Bella ed importante vittoria in chiave classifica.sabato 26 gennaio 2013
REAL RAIANO C5- Futsal Club Avezzano
Il Mister Del Real Raiano Davide Arquilla:Partita tanto difficile quanto stimolante, veniamo da 2 
trasferte consecitive e da un buon momento. Decisi a giocarcela fino alla morte 
contro una corazzzata, seconda in classifica con una sola sconfitta contro la 
prima, capace di fare nelle ultime 2 partite tra coppa e campionato ben 22 goal 
e subirne solo 2.
mercoledì 23 gennaio 2013
sabato 19 gennaio 2013
Vince ancora il Real Raiano
Sporting Carsoli -Capistrello A. S. D. 4-1
Area L Aquila Futsal -Don Orione 2-3
La Fenice Calcio A 5- F. Lli Cambise Calcio A 5 1-3
Aprutium Castelbasso C5 -REAL RAIANO C5 2-3
Futsal Club Avezzano- Sport Center Calcio A 5 11-0
Riposa:Calcetto Avezzano
CLASSIFICA
F.lli Cambise 33
Futsal Club Avezzano 30
Calcetto Avezzano 20
Don Orione 17
La Fenice c5 14
Area AQ futsal 13
REAL RAIANO C5 13
Sporting Carsoli 11
Capistrello 9
Sport Center Celano 8
Aprutium Castelbasso c5 1
Festa di San Sebastiano 19 / 20 Gennaio 2013
Festa di San Sebastiano
19 / 20 Gennaio 2013

19 / 20 Gennaio 2013
Interverranno Simona Pipponzi, storico dell'arte e presidente dell'ARCA onlus, e Paolo Gaetani d'Aragona, restauratore ed esecutore del lavoro di restauro.
La statua di San Sebastiano, mSabato 19 gennaio 2013 alle ore 18, presso la chiesa di Santa Maria Maggiore a Raiano (AQ), verrà presentato il restauro della statua di San Sebastiano martire.
agnifico esempio della scultura lignea abruzzese del XVI secolo, ha una storia molto particolare: fu ritrovata nel 1884 da Antonio D'Ovidio, e da allora posta nell'altare della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove tutt'ora è conservata.
Per volere delle famiglie D'Ovidio e Valleriani, che hanno finanziato e voluto fortemente il restauro, ed in collaborazione con l'ARCA - Associazione Raiano per la Cultura e l'Arte onlus, che ha curato il progetto, si è potuto eseguire questo lavoro che permesso alla statua di tornare al suo splendore originale.
Durante il convegno verranno proiettate immagini relative ai lavori di restauro per illustrarne le diverse fasi.
Calcio a 5 ....Il Real Raiano risale ancora in classifica
SERIE C2/A-Risultati 11^giornata andata 
Aprutium Castelbasso C5 -Sport Center Calcio A 5 2-8
Calcetto Avezzano- F. Lli Cambise Calcio A 5 1-4
Futsal Club Avezzano- Don Orione 4-2
La Fenice Calcio A 5- Capistrello A. S. D. 4-1
Sporting Carsoli- REAL RAIANO C5 0-2
Riposa: Area L Aquila Area Futsal
CLASSIFICA
F.lli Cambise 30
Futsal Club Avezzano 27
Calcetto Avezzano 20
Don Orione 14
La Fenice c5 14
Area AQ futsal 13
REAL RAIANO C5 10
Capistrello 9
Sporting Carsoli 8
Sport Center Celano 8
Aprutium Castelbasso c5 1
Aprutium Castelbasso C5 -Sport Center Calcio A 5 2-8
Calcetto Avezzano- F. Lli Cambise Calcio A 5 1-4
Futsal Club Avezzano- Don Orione 4-2
La Fenice Calcio A 5- Capistrello A. S. D. 4-1
Sporting Carsoli- REAL RAIANO C5 0-2
Riposa: Area L Aquila Area Futsal
CLASSIFICA
F.lli Cambise 30
Futsal Club Avezzano 27
Calcetto Avezzano 20
Don Orione 14
La Fenice c5 14
Area AQ futsal 13
REAL RAIANO C5 10
Capistrello 9
Sporting Carsoli 8
Sport Center Celano 8
Aprutium Castelbasso c5 1
giovedì 17 gennaio 2013
Previsioni meteorologiche per il 18 Gennaio 201
Avviso
Un minimo barico secondario associato ad vasta circolazione depressionaria che si estende dall'Europa settentrionale al Mediterraneo centrale sarà causa, fino a domani, di tempo moderatamente instabile sulla maggior parte dell'Italia. La giornata del 18 gennaio in Abruzzo sarà caratterizzata da cielo molto nuvoloso o coperto, con precipitazioni nevose fino a quote di 200 metri su gran parte della regione. I fenomeni più intensi sono previsti sul settore adriatico, sull'Alto Sangro e la Valle Peligna. Le precipitazioni sono previste in esaurimento dal tardo pomeriggio/sera. Le temperature sono previste in sensibile diminuzione. I venti sono previsti da moderati a forti settentrionali, il mare mosso o molto mosso.
Fonte-www.regioneabruzzo.it
mercoledì 16 gennaio 2013
FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE SABATO 19 GENNAIO A RAIANO
Raiano, precipita nella scarpata e muore La vittima aveva 51 anni, l’incidente nei pressi delle Gole di San Venanzio
fonte.:ilcentro.it
venerdì 20 maggio 2011
56°Sagra Delle Ciliegie 4-5 Giugno 2011
 Programma
Sabato 4 giugno
| ore 15:00 | Apertura stand Fiera Agro-alimentare  |    
| ore 16:00 | Laboratorio di Educazione Ambientale: "Tingiamo i tessuti con le ciliegie" a cura della Coop. Cons. Aree  Protette, Soggetto gestore della Riserva Naturale Gole di San Venanzio  |    
| ore 17:30 | Convegno Progetto Ciliegia: "Salvaguardia del patrimonio di biodiversità rurale e delle cultivar" relatore dr. Aurelio Manzi, botanico  |    
| ore 21:00 | Orchestra di Fabrizio Allegrini  |    
| ore 22:00 | Spettacolo del cabarettista "MARCO PAPA"  |    
Domenica 5 giugno
| ore 9:00 | Apertura stand Fiera Agro-alimentare  |    
| ore 9:30 | Raduno Nordic Walking, presentazione della disciplina, a seguire escursione nella Riserva Naturale Gole di San Venanzio  |    
| ore 16:00 | Sfilata Carri allegorici e Costumi tipici  |    
| ore 17:30 | Animazione in piazzaa cura dei Gruppi folkloristici  |    
| ore 18:30 | Saluto del Sindaco Premiazione I Edizione Concorso Scuole "La Ciliegia" Premiazione Carri allegorici Intervento del Prof. Ottaviano Giannangeli  |    
| ore 19:30 | Esibizione Coro "Rajane Cante"  |    
| ore 21:30 | Concerto dello storico gruppo musicale "CAMALEONTI" Per avere maggiori informazioni visitate www.sagradelleciliegieraiano.it  | 
venerdì 25 marzo 2011
Terme, si punta sul complesso alberghiero

                                                                          RAIANO. Dopo la vendita dell'intero complesso immobiliare dell'ex struttura termale, cresce l'attesa per il futuro della struttura e del territorio. Un rilancio atteso da circa dieci anni e che ora sembra alle porte.  C'è un residente di Corfinio a capo della società a responsabilità limitata che ha acquistato l'ex struttura termale di Raiano per 2 milioni e 82 mila euro. Si chiama Gianfranco Melillo, 44 anni, nato nel Salernitano ma da qualche anno stabilitosi nel centro peligno. È l'amministratore della Smeraldo Immobiliare, da due giorni proprietaria dell'ex struttura. Intanto cresce l'attesa per sapere quale sarà il futuro della terme, chiuse da 10 anni e costate quasi 12 miliardi di vecchie lire, per la maggior parte soldi pubblici. Questo il passato mentre ora si va predisponendo una riunione che dovrebbe tenersi a Raiano nella sede comunale. Nell'incontro, con tutta probabilità, saranno ufficialmente svelati i piani per l'impianto che la società - costituita il 12 luglio 2007 - ha di recente acquistato. Una data, quella dell'incontro, che in molti nel centro peligno attendono con la speranza di nuovi posti di lavoro e opportunità di sviluppo turistico. Un auspicio che per ben sei gare d'appalto, sino al positivo epilogo dell'altro giorno, è stato tradito. Intanto, trapelano indiscrezioni da più parti. Ufficio notarile, avvocati, curatore fallimentare, imprenditori locali altri e amministratori che dopo la vendita sembrano pronti a scommettere sul futuro della struttura. In pratica sembrerebbe che la nuova proprietà sia seriamente interessata al rilancio dell'ex struttura termale, seguendo un programma in tre fasi: ristrutturazione, necessaria per recuperare i danni che l'incuria e l'abbandono hanno creato; rilancio delle attività, che dovrebbero sostanziarsi in un nuovo piano di sviluppo. Infine, la terza fase prevede la creazione di un polo ricettivo in grado di sfruttare la centralità del posto. Un puzzle dunque che attende la parola definitiva da parte della nuova proprietà.Fonte:ilcentro   
giovedì 17 marzo 2011
Raiano, al via le iniziative del Comune per i 150 anni

RAIANO. Piazza piena di  autorità e cittadini ieri per la prima domenica dedicata all'Unità  d'Italia. La manifestazione rientra nel programma dei festeggiamenti per  i 150 anni d'Italia. Un corteo lungo le vie del paese, la  commemorazione dei caduti e onorificenze ai reduci della guerra, i punti  salienti della giornata.  Tra le schiere di bandiere che hanno  fatto da cornice al corteo partito da viale Tratturo c'era, tra gli  altri, anche il capo della segreteria amministrativa della Difesa,  l'abruzzese Roberto Petri. «Bisogna ridare forza alle istituzioni  e quando una persona ricopre un ruolo pubblico il suo comportamento  deve essere d'esempio per tutti gli altri italiani», ha detto Petri,  intervenuto dopo la deposizione della corona per il monumento ai caduti  posto all'imbocco di viale Medaglia d'oro Giuseppe di Bartolo.  «Questo  luogo è un simbolo della nostra comunità e ha una valenza di chiara  identità nazionale. Un valore», ha sottolineato il sindaco Marco Moca,  «da trasferire anche ai nostri figli».  Parole che hanno colto nel  segno di una giornata voluta per celebrare i 150 anni dell'Unità  d'Italia, partendo proprio dal ricordo di chi alla patria ha sacrificato  il bene più prezioso: la vita. Un invito all'amore per l'Italia e per  le istituzioni è stato, invece, rivolto dall'onorevole Paola Pelino.  Nel pomeriggio sono state consegnate le onorificenze ai reduci, tornati  vivi a Raiano dalla seconda guerra mondiale, un'iniziativa curata  dall'associazione «Evergreen». martedì 15 marzo 2011
Scontro fra auto e moto a Raiano
| Sabato 12 marzo 2011 | ||||
RAIANO – Un’auto e una moto si sono scontrate intorno alle 13 a Raiano.  L’impatto  non ha generato gravi conseguenze, anche se i due conducenti sono stati  portati all’ospedale di Sulmona per i controlli. Sul posto sono  intervenuti il 118 e i carabinieri.   | 
Umberto Postiglione (Raiano, 25 aprile 1893 – San Demetrio ne' Vestini, 28 marzo 1924) è stato un anarchico italiano, attivo negli Stati Uniti, in Sud America e in Abruzzo.
Gli inizi negli Stati Uniti
Consegue il diploma di ragioniere nel luglio 1910 presso l’Istituto tecnico dell’Aquila. In questi anni, dopo un breve trascorso a Roma, aderisce all'anarchismo. Il 3 ottobre del 1910 lascia l'Italia per gli USA. Arriva a New York il 18 ottobre e, continuando il viaggio in treno, il 20 giunge a Chicago. Qui, dopo aver frequentato il circolo socialista, passa a militare in quello anarchico. Fornito di diploma di ragioniere inizia a lavorare come impiegato bancario ma trattasi di un periodo molto breve. L'insofferenza per questo tipo di lavoro lo allontana subito da esso, mentre, l’interesse verso problemi sociali, politici e sindacali lo conduce ad intraprendere altri mestieri. Così il diciottenne è subito operaio in fabbriche di prodotti chimici, in quelle di pianoforti, nelle vetrerie e nelle fonderie, semplice manovale nelle miniere e addetto alle costruzioni stradali. Sull'incontro con Luigi Galleani e su come e quando inizia a collaborare con la «Cronaca Sovversiva» non si hanno precise notizie ma gli eventi possono essere collocati nel corso del 1911. Nello stesso anno i suoi articoli vengono pubblicati anche su «L’Era Nuova». Dall’aprile 1912 è uno dei principali collaboratori della «Cronaca Sovversiva», usando vari pseudonimi quali El Giovin, Hobo, Corfinio, Nando, Free-Lancer, L'Agitatore e Blankett-Stiff. Senza tralasciare mai quest’impegno tiene conferenze e comizi in quasi tutti gli stati americani, ovunque esistano gruppi di lavoratori italiani, dal Massachussets allo Iowa, dalla Pennsylvania all’Ohio, dal Wisconsin alla California, dall’Illinois al New England. Non è pertanto semplice poter fissare con ordine cronologico e con esattezza le sue dimore.
Popolarissimo tra gli immigrati italiani, il raianese compone per essi anche qualche dramma; l’unico di cui si ha sicura notizia è Come i falchi, imperniato su una vicenda di giustizia proletaria mossa dal quotidiano sfruttamento dei lavoratori delle miniere. Il bozzetto sociale verrà ristampato nel 1939 dal Circolo d’Emancipazione Sociale di Philadelphia.Partecipa e analizza i grandi scioperi che caratterizzano gli USA del secondo decennio del XX secolo, entrando spesso in polemica con i socialisti e con la politica dei sindacati. Nel 1912 partecipa al lungo ma fallimentare sciopero dei tessili di Little Falls, N. Y., immortalato da una rara foto dove lo si vede parlare alla folla dall'alto di un barile. Partecipa all'agitazione in solidarietà a Joseph Ettor e Arturo Giovannitti, tenendo comizi molto seguiti a Boston. Oltre a quelli politici e sindacali altri temi di dibattito che compaiono negli articoli di Postiglione riguardano la scienza, la sociologia, la psicologia, l'economia, la religione e, in particolar modo, la pedagogia. Iniziati nel 1912, i suoi interventi sulla «Cronaca Sovversiva» si diradano e, per qualche tempo, vengono meno del tutto. In questi anni fonda altre due riviste. Il 7 settembre 1913 redige a Chicago il primo numero del periodico di propaganda anarchica «Germinal!», stampato su carta rossa a cura del Gruppo di propaganda anarchica di Chicago. Sempre a Chicago dirige «L'Allarme», Contro ogni forma di autorità e di sfruttamento. Il primo numero è del primo novembre 1915. Distribuito gratuitamente, il giornale si sposta a Sommerville, Mass., e viene pubblicato fino al primo aprile 1917. Nella primavera del 1916, scoppiato lo sciopero dei minatori della Pennsylvania orientale, Galleani lascia la redazione della «Cronaca Sovversiva» per accorrere fra quei lavoratori. Postiglione è chiamato come sostituto redattore del giornale a Lynn e, a causa dell’arresto di Galleani, l'incarico si protrae per più di un anno.
In Sud America
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, per evitare il rimpatrio forzato o l'obbligo della coscrizione militare, Postiglione, su sollecitazione dei compagni più anziani, imbocca la via dell'esilio. Ventiquattrenne varca il confine messicano, per proseguire per altri due anni verso il sud America attraversando il Perù, il Cile, l'Argentina, la Bolivia, il Paraguay e l'Uruguay. Trascorre alcuni mesi a San José in Costa Rica, dove si dedica all’insegnamento di lingua italiana e di lingua inglese presso l'Università agraria di quella città oltre che alla promozione di centri culturali e di biblioteche. Lascia anche la Costa Rica, spostandosi in Sud America, attraversando Panamá, la Colombia, l'Ecuador, il Brasile, nuovamente il Perù e l'Argentina.
Il ritorno in Italia
Da Buenos Aires, dopo quasi dieci anni d’attività politico-culturale e d'esperienze nel continente americano, s'imbarca per far ritorno in Italia. Appena rientrato è costretto a prestare il servizio militare nelle caserme di Salerno, Cava dei Tirreni (SA) e Sala Consilina (SA). Appena congedato è a Genova, impiegato presso la Cooperativa della gente di mare Giuseppe Garibaldi, fondata nell’immediato dopoguerra dal segretario della FILM Giuseppe Giulietti. Mantiene l’incarico fino al settembre 1921. Intanto i compagni del gruppo comunista-anarchico Sorgiamo! dell’Aquila lo propongono alla redazione del periodico anarchico regionale «Madre Terra».
Torna in Abruzzo: «I raianesi, e chi, oltre il cerchio della borgata, lo ha conosciuto, non possono non ricordarlo […] Un giovane trasandato dagli occhi azzurri e dalle labbra espressive si rivolgeva alla folla con pienezza di entusiasmo e di efficacia tanto se parlasse di orientamenti politici, o se cantasse una triste ballata a forma di rondò; o se evocasse il lamento di un usignolo, o il saluto a una rondine, o il sospiro di una adolescente…» .
Riprende velocemente i contatti con i gruppi e i militanti attivi sul territorio regionale. Per Postiglione la sola organizzazione di classe non basta. Le forme di coercizione e dello sfruttamento sono molteplici come varie sono le modalità attraverso le quali viene condizionato lo sviluppo di ogni essere umano. Pertanto varie e plurali devono essere le azioni tese a combattere ogni forma di sopraffazione e di violenza economica, politica e morale per poter concorrere alla liberazione dell’umanità. Una di queste forme è certamente rappresentata dall’educazione, uno dei più importanti terreni di scontro della logica del dominio. E da strumento di dominio, ora clericale, ora politico-statale, è indispensabile che diventi elemento di liberazione e rivoluzione. Per Postiglione dunque, questi argomenti devono integrare il più ampio movimento radicale e rivendicativo, concependo l’emancipazione degli esseri umani non solo in termini di migliori condizioni economiche e sociali ma anche nel senso di costruire un progetto di liberazione e di affrancamento dalla schiavitù e dalla disuguaglianza rispetto sia alle conoscenze che alla cultura.
Consegue due titoli di studio: la licenza presso la scuola Normale di Avezzano nel 1921, per integrare la licenza di ragioniere, e, nel 1922, presso la Scuola Normale dell’Aquila, il diploma d’abilitazione all’insegnamento elementare. Sul solco delle teorie pedagogiche libertarie di Francisco Ferrer y Guardia, Pëtr Alekseevič Kropotkin e Élisée Reclus, promuove ad Avezzano una scuola libera mentre a Raiano istituisce la Casa del Popolo, la prima d’Abruzzo, considerata, nel campo educativo, come la più rivoluzionaria delle sue iniziative. Nello stesso anno dà vita a Raiano ad una scuola privata gratuita. Per la realizzazione di queste iniziative riceve solidarietà e collaborazione attiva da parte degli organizzati nella FAA (Federazione Anarchica Abruzzese) tra cui Luigi Meta e Quirino Perfetto. Nell’ottobre del 1923 viene nominato insegnante di tutte le materie in una prima elementare a San Demetrio. È costretto ad abbandonare l’incarico per circa due mesi perché chiamato dal Provveditore agli studi Giovanni Ferretti a collaborare all’istituzione della biblioteca dei maestri dell’Aquila nonché ad intervenire al Congresso Magistrale previsto all’Aquila per il 17 novembre 1923. Per l’evento elabora il testo su L’autoeducazione del maestro. Nel mese di dicembre torna a svolgere il mestiere di maestro nella scuola di San Demetrio. Nei primi mesi del 1924 compone il sussidiario per le scuole elementari La terra d’Abruzzo e la sua gente, incarico affidatogli dalla casa editrice torinese Paravia, adottato per le scuole elementari d’Abruzzo l’anno successivo. Nei primi giorni del marzo del 1924 il maestro è colto da polmonite, causata con molta probabilità da quelle «leggere febbriciattole che sparivano e ricomparivano ogni quindici giorni», contratte tra il 1917 e il 1918 in sud America; la malattia ha un corso rapido, aggravandosi improvvisamente con estrema violenza; le speranze di guarigione restano amaramente deluse. Il 28 marzo 1924 è il suo ultimo giorno.
La memoria
Già all’indomani della morte, nonostante il fascismo al potere, è quasi impossibile impedire le innumerevoli iniziative in sua memoria.
Il provveditore agli studi Giovanni Ferretti propone di intitolargli la Biblioteca dei Maestri. In occasione della prima edizione abruzzese della Settimana della Scuola (1924) l’anarchico viene ricordato in diverse sedi.
Periodici letterari e culturali pubblicano lettere e necrologi provenienti dagli angoli più svariati del mondo:
«Ma a che serve e giova farne l’elogio? Chi ce lo restituisce? […] Mi sento orgoglioso e fiero di essere stato amico, ammiratore ed allievo di Umberto. Ho visto e conosciuto molta gente in questo nuovo mondo e nel vecchio mondo ma come Umberto Postiglione non ne ho trovato l’uguale […] Io e la mia famiglia lo piangiamo come parente scomparso. E vi prego di deporre sulla sua tomba un umile fiore, un fiore della campagna che egli tanto prediligeva e che ora piange la scomparsa dell’Apostolo della Scuola» .
Venanzio Santilli ( Raiano 14 dicembre 1915 - 30 luglio 2007), fondatore nel 1944 della sezione raianese del Partito d'Azione insieme ad Ermete Postiglione, nipote di Umberto, ricordava in modo vivissimo la generosità di Umberto Postiglione,
" lo ricordo tornare diverse volte a casa quasi senza vestiti, con le mutande lunghe, perché li regalava a poveri e bisognosi ",
ed il grande cordoglio in occasione della sua morte
" ricordo che le maestre hanno accompagnato tutti noi alunni ed alunne ad aspettare alla stazione ferroviaria l'arrivo del treno che riportava Umberto. C' era così tanta gente, moltissimi provenienti da fuori Raiano, che il morto era arrivato alla chiesa in piazza quando la coda del corteo stava ancora alla stazione ( distanza 1 km) ; è stato il funerale più lungo che ho visto. "
Nel primo anniversario della morte viene posta a Raiano,nel luogo panoramico della montagna sovrastante le gole di San Venanzio dove Umberto Postiglione era solito recarsi, una lapide commemorativa in cui si legge:« All’ombra dei tre cipressi / che egli volle / in quest’ermo luogo / fiorito di rose / il popolo di Raiano / richiama / dai silenzi della morte / lo spirito di / UMBERTO POSTIGLIONE / perché / assertore del dovere / vigile e presente sempre / lo conforti ad amare / gl’ideali della vita / da lui perseguiti / per una umanità migliore » .
Da allora questa località verrà chiamata col toponimo "Lapide di Umberto".
Lo stesso anno esce il testo di Vincenzo Marchesani In memoria di Umberto Postiglione.
Caduto il fascismo, la scuola elementare e la piazza principale di Raiano vengono a lui intitolate.
lunedì 14 marzo 2011
Corso di fotografia naturalistica
                  ASSOCIAZIONE CULTURALE LA CITTÀ DEL SOLE – RAIANO
 Per gli appassionati della  fotografia, ma anche amanti della natura, l’Associazione culturale  “LaCittà del sole” di Raiano con il patrocinio della Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio ha organizzato un corso di fotografia naturalistica. Costo di partecipazione: soci e minorenni 35 Euro, non soci 50 Euro.
Numero massimo di partecipanti: 30. Info: 348-8911142. Prenotazioni  c/o il Bar Aterno (Paola Anglani) nei seguenti orari: martedi,  mercoledì, venerdì e domenica 08.00-14.00, giovedì e sabato 14.00-20.00.
I partecipanti sono invitati a dotarsi di apparecchio fotografico con controlli manuali.
PROGRAMMA
sabato 9 aprile ore 15.00-17.00
Introduzione alla fotografia
 Di L. Del Monaco
 fotografo professionista, CARSA Edizioni. Collabora con diverse altre case editrici,
riviste e agenzie, nonchè con il Sistema Informativo Turistico della Comunità
Montana Peligna “Abruzzo è Appennino”
sabato 16 aprile ore 15.00-17.00
Paesaggi
 Di B. D'Amicis biologo e fotografo naturalista professionista.  Collabora con il National Geographic Magazine, è stato uno dei 60  fotografi scelti per il progetto "Wild Wonders of
Europe", pluripremiato al concorso "European Wildlife Photographer of the Year" e
membro della prestigiosa "International League of Conservation Photographers“.
sabato 23 aprile ore 15.00-17.00
Animali
Di B. D'Amicis
sabato 30 aprile ore 15.00-17.00
Piante e macrofotografia
Di L. Del Monaco
sabato 7 maggio ore 8.00-12.00
Escursione-esercitazione sul campo
Con Antonio Antonucci biologo, Parco Nazionale della Majella. Referente del Nodo EBN Abruzzo-Molise.
sabato 12 marzo 2011
Anche i filosofi si innamorano
www.cultura.inabruzzo.it/
6 marzo 2011
Riceviamo e pubblichiamo questa nota di Ezio Pelino sull’incontro che si terrà il 12 marzo a Raiano (Aq).
Se pensiamo a Benedetto Croce ce lo immaginiamo a Napoli, a casa Filomarino, nel suo studio affollato di libri. Pochi sanno che lo si sarebbe potuto incontrare a Raiano, mentre passeggiava sulla via per S. Venanzio o lungo il tratturo. Per sette anni, dal 1907 al 1913, il filosofo – ancora giovane anche se non giovanissimo, era nato nel 1866 – passò parte dell’estate nel paese abruzzese. Ospite della cugina Teresa, nel palazzo dei Rossi Sagaria, la famiglia più eminente del paese. Anche i filosofi si innamorano.
Nella  famiglia era ospite anche una  gentildonna di grande bellezza, Angelina  Zampanelli, detta la “Principessa”. Proprio lei era il motivo  principale delle sue vacanze raianesi. L’ “ispiratrice del filosofo al  punto che costui  le girava attorno, come a un centro luminoso, tenendo  in mano un libro”. In tempi relativamente recenti, il  28 febbraio1964,   il giornalista Edmondo Cioni, de “Il Tempo”, è tornato ad interessarsi  di questa storia vissuta con i riserbo dei tempi,  confermando  la  “crisi sentimentale” del filosofo per la bella Angiolina. Le  vacanze  del filosofo, e non solo le sue, erano molto diverse da quelle   nevrotiche e chiassose  di oggi. Il tempo era occupato, innanzi tutto,  dallo studio, favorito dal silenzio dell’antico paese. Poi le  passeggiate e le conversazioni in famiglia. Qui, nella sua vacanza  operosa, Croce scrisse l’impegnativa monografia su “La filosofia di  Giambattista Vico”. Ce lo dicono le lettere che scriveva al suo amico,  il filosofo napoletano Enrico Ruta, per  informarlo del rapido procedere  del lavoro.
Come ce lo conferma la datazione del testo pubblicato dalla Laterza: “Raiano, settembre 1910”. Capitava a volte che la vita in famiglia fosse animata dalle visite di amici intellettuali, come il filologo Cesare De Lollis, il poliedrico Antonio Anile, e lo stesso editore Giovanni Laterza. E’ proprio quest’ultimo che scrive :”A Raiano ed al palazzo Rossi Sagaria è legata la storia degli “Scrittori italiani”. Era il 18 settembre del 1909. Passeggiavano insieme per la campagna quando Don Benedetto espose all’editore l’idea di produrre una collana di scrittori italiani. Non più di 200 volumi di circa 350 pagine ciascuno. L’idea entusiasmò Laterza, che, nel 1926, ricorda: “ la notte stessa nella camera al secondo piano di quest’ampio palazzo, in cui ero ospitato estesi il piano economico della prima serie di dieci volumi”. E aggiunse, quando i volumi pubblicati erano ormai quasi un centinaio, che “Benedetto Croce, scegliendo Raiano per indurmi ad attuare una sua idea così importante per la cultura italiana, deve aver tenuto presente che per disporre l’altrui mente a fecondare le idee proprie occorre anche il concorso dell’ambiente per predisporre lo spirito, e Raiano e casa Rossi-Sagaria influirono per davvero su lo spirito”. Il filosofo si interessava anche di storia locale. Non è forse vero, come sostiene Leibniz, che in una goccia d’acqua, nel piccolo, c’è tutto l’universo? Come scrisse una monografia sul suo paese natale e su quello paterno, Pescasseroli e Montenerodomo, si accinse a scrivere una storia di Raiano.
Ma, purtroppo, non giunse a finirla, e non ne conosciamo il motivo. Ci restano solo dei brevi appunti dal titolo: “I feudatari di Raiano”. Lo studioso e poeta Ottaviano Giannangeli, che per primo si è interessato delle vacanze raianesi di Croce, interrogando i vecchi del paese si accorse che essi lo ricordavano con simpatia. Il filosofo, infatti, non disdegnava di parlare con tutti. A un certo Pomponio consegnò, per i futuri figli, un lista di una trentina di nomi latini adeguati al suo aulico cognome. Consigli che furono accolti, tanto che due di essi portavano nomi da lui suggeriti. Il ritratto che ne facevano gli anziani ricalca lo stereotipo popolare del filosofo. Come di Talete, il primo dei filosofi, si narra che, intento a osservare le stelle, finì in un pozzo, di Croce si racconta che preso dai suoi pensieri finì una volta con i piedi in un canale di irrigazione che correva accanto alla strada e un’altra volta andò a sbattere contro un animale squartato appeso al gancio di una macelleria. Come è immaginabile, il paese si sentiva onorato per la sua presenza. Tanto che il 17 marzo del 1910, dopo la sua nomina a senatore del Regno, il Comune gli tributò un’accoglienza solenne: festeggiamenti al suo arrivo alla stazione, con banda, discorsi, ricevimenti. Caso raro o forse unico per un personaggio ancora in vita, gli fu intitolata una strada. Ma durò poco. Provvide il Duce a cancellarla nel 1928, con una specifica legge sulla toponomastica. Fu una legge ad personam in negativo nei confronti del filosofo che aveva redatto tre anni prima il Manifesto degli intellettuali antifascisti?
Le tranquille, serene vacanze del filosofo finirono nel modo peggiore. La bella e intelligente “Principessa” morì. E da allora, Croce dimenticò o volle dimenticare la sua Raiano. Ma un mistero rimane sulle vacanze raianesi. Nel registro dei morti del Comune, risulta, in data 1913, accanto al nome di Angelina Zampanelli, l’annotazione: “moglie del Senatore Benedetto Croce”. Moglie? Come è possibile se Don Benedetto non sposò la sua “Principessa” e si unì in matrimonio dopo la sua morte con la laureanda torinese Adele Rossi? Forse la relazione durata anni faceva ritenere che i due fossero sposati tanto che l’impiegato comunale, sbrigativamente, non si preoccupò nemmeno di cercare riscontro nei documenti.
Ezio Pelino
Se pensiamo a Benedetto Croce ce lo immaginiamo a Napoli, a casa Filomarino, nel suo studio affollato di libri. Pochi sanno che lo si sarebbe potuto incontrare a Raiano, mentre passeggiava sulla via per S. Venanzio o lungo il tratturo. Per sette anni, dal 1907 al 1913, il filosofo – ancora giovane anche se non giovanissimo, era nato nel 1866 – passò parte dell’estate nel paese abruzzese. Ospite della cugina Teresa, nel palazzo dei Rossi Sagaria, la famiglia più eminente del paese. Anche i filosofi si innamorano.
Nella  famiglia era ospite anche una  gentildonna di grande bellezza, Angelina  Zampanelli, detta la “Principessa”. Proprio lei era il motivo  principale delle sue vacanze raianesi. L’ “ispiratrice del filosofo al  punto che costui  le girava attorno, come a un centro luminoso, tenendo  in mano un libro”. In tempi relativamente recenti, il  28 febbraio1964,   il giornalista Edmondo Cioni, de “Il Tempo”, è tornato ad interessarsi  di questa storia vissuta con i riserbo dei tempi,  confermando  la  “crisi sentimentale” del filosofo per la bella Angiolina. Le  vacanze  del filosofo, e non solo le sue, erano molto diverse da quelle   nevrotiche e chiassose  di oggi. Il tempo era occupato, innanzi tutto,  dallo studio, favorito dal silenzio dell’antico paese. Poi le  passeggiate e le conversazioni in famiglia. Qui, nella sua vacanza  operosa, Croce scrisse l’impegnativa monografia su “La filosofia di  Giambattista Vico”. Ce lo dicono le lettere che scriveva al suo amico,  il filosofo napoletano Enrico Ruta, per  informarlo del rapido procedere  del lavoro.Come ce lo conferma la datazione del testo pubblicato dalla Laterza: “Raiano, settembre 1910”. Capitava a volte che la vita in famiglia fosse animata dalle visite di amici intellettuali, come il filologo Cesare De Lollis, il poliedrico Antonio Anile, e lo stesso editore Giovanni Laterza. E’ proprio quest’ultimo che scrive :”A Raiano ed al palazzo Rossi Sagaria è legata la storia degli “Scrittori italiani”. Era il 18 settembre del 1909. Passeggiavano insieme per la campagna quando Don Benedetto espose all’editore l’idea di produrre una collana di scrittori italiani. Non più di 200 volumi di circa 350 pagine ciascuno. L’idea entusiasmò Laterza, che, nel 1926, ricorda: “ la notte stessa nella camera al secondo piano di quest’ampio palazzo, in cui ero ospitato estesi il piano economico della prima serie di dieci volumi”. E aggiunse, quando i volumi pubblicati erano ormai quasi un centinaio, che “Benedetto Croce, scegliendo Raiano per indurmi ad attuare una sua idea così importante per la cultura italiana, deve aver tenuto presente che per disporre l’altrui mente a fecondare le idee proprie occorre anche il concorso dell’ambiente per predisporre lo spirito, e Raiano e casa Rossi-Sagaria influirono per davvero su lo spirito”. Il filosofo si interessava anche di storia locale. Non è forse vero, come sostiene Leibniz, che in una goccia d’acqua, nel piccolo, c’è tutto l’universo? Come scrisse una monografia sul suo paese natale e su quello paterno, Pescasseroli e Montenerodomo, si accinse a scrivere una storia di Raiano.
Ma, purtroppo, non giunse a finirla, e non ne conosciamo il motivo. Ci restano solo dei brevi appunti dal titolo: “I feudatari di Raiano”. Lo studioso e poeta Ottaviano Giannangeli, che per primo si è interessato delle vacanze raianesi di Croce, interrogando i vecchi del paese si accorse che essi lo ricordavano con simpatia. Il filosofo, infatti, non disdegnava di parlare con tutti. A un certo Pomponio consegnò, per i futuri figli, un lista di una trentina di nomi latini adeguati al suo aulico cognome. Consigli che furono accolti, tanto che due di essi portavano nomi da lui suggeriti. Il ritratto che ne facevano gli anziani ricalca lo stereotipo popolare del filosofo. Come di Talete, il primo dei filosofi, si narra che, intento a osservare le stelle, finì in un pozzo, di Croce si racconta che preso dai suoi pensieri finì una volta con i piedi in un canale di irrigazione che correva accanto alla strada e un’altra volta andò a sbattere contro un animale squartato appeso al gancio di una macelleria. Come è immaginabile, il paese si sentiva onorato per la sua presenza. Tanto che il 17 marzo del 1910, dopo la sua nomina a senatore del Regno, il Comune gli tributò un’accoglienza solenne: festeggiamenti al suo arrivo alla stazione, con banda, discorsi, ricevimenti. Caso raro o forse unico per un personaggio ancora in vita, gli fu intitolata una strada. Ma durò poco. Provvide il Duce a cancellarla nel 1928, con una specifica legge sulla toponomastica. Fu una legge ad personam in negativo nei confronti del filosofo che aveva redatto tre anni prima il Manifesto degli intellettuali antifascisti?
Le tranquille, serene vacanze del filosofo finirono nel modo peggiore. La bella e intelligente “Principessa” morì. E da allora, Croce dimenticò o volle dimenticare la sua Raiano. Ma un mistero rimane sulle vacanze raianesi. Nel registro dei morti del Comune, risulta, in data 1913, accanto al nome di Angelina Zampanelli, l’annotazione: “moglie del Senatore Benedetto Croce”. Moglie? Come è possibile se Don Benedetto non sposò la sua “Principessa” e si unì in matrimonio dopo la sua morte con la laureanda torinese Adele Rossi? Forse la relazione durata anni faceva ritenere che i due fossero sposati tanto che l’impiegato comunale, sbrigativamente, non si preoccupò nemmeno di cercare riscontro nei documenti.
Ezio Pelino
mercoledì 2 marzo 2011
Falsi dipendenti Enel tentano di imbrogliare anziani
Cercano di far stipulare contratti ai pensionati soli: allontanati dai vigili

 RAIANO. Si spacciavano per  dipendenti dell'Enel ma sollecitavano gli anziani a sottoscrivere  contratti con altre società per la fornitura dei servizi. Allarme tra i  «nonni» del paese che, insospettiti, ieri mattina, hanno telefonato alla  Polizia municipale per chiedere di intervenire. Gli agenti hanno  individuato un gruppo di collaboratori di una società di servizi che era  arrivato in paese per concludere contratti per nuove forniture. Si  trattava di giovani incensurati e, al momento, non è scattata nessuna  denuncia, ma soltanto una sonora «reprimenda». «Questi collaboratori»,  ha spiegato il comandante della polizia locale, Carmine Di Berardino,  «sono andati nelle case dove vivono anziani soli, chiedendo di poter  controllare la bolletta di gas ed energia elettrica, facendo intendere  che fossero dipendenti dell'Enel, ma poi hanno invitato gli anziani a  sottoscrivere contratti con altri gestori. Gli abbiamo spiegato», ha  aggiunto, «che non è un comportamento opportuno e li abbiamo invitati a  non ripeterlo. Gli anziani», ha continuato Di Berardino, «si sono molto  spaventati e qualcuno ci ha telefonato». In paese, nei mesi scorsi si è  verificato più di un furto e tra gli anziani c'è preoccupazione. «I  ragazzi non avevano cattive intenioni, ma abbiamo ricordato ai  pensionati di stare comunque attenti alle truffe e di non far entrare  nessuno in casa». Berardino ha poi sottolineato l'attività di tutela dei  cittadini che svolge la Polizia municipale, soprattutto nei piccoli  paesi dove, più che mai, rappresenta un punto di riferimento per le  fasce della popolazione più debole. 
La prima fiera casa sicura e ecologica
| RAIANO  - La prima edizione della fiera “casa sicura ed ecologica” è stata  presentata stamane in conferenza stampa al Comune di Raiano.  L’iniziativa  è organizzata dall’amministrazione comunale, in collaborazione con  l’Ance e la Confindustria della provincia de L’Aquila.  “La fiera – spiegano gli organizzatori - ha l’obiettivo di ripetersi annualmente e parte dall’idea che oggi più che mai il settore della casa diventa occasione di sviluppo in un contesto di profonda crisi economica. Gli effetti devastanti del sisma del 6 Aprile 2009 hanno riportato all’attenzione il tema della casa come luogo sicuro ed ecocompatibile”. Presenti il sindaco di Raiano Marco Moca, Antonella Di Nino, vice presidente della Provincia, Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L’Aquila e Antonio Angelone, dell’Ance. La fiera si terrà il 30 aprile e primo maggio all’esterno del Comune di Raiano e lungo il vicino viale alberato. L’obiettivo è quello di coinvolgere almeno 50 espositori. Fonte:www.rete5.tv  | 
martedì 21 dicembre 2010
Simonelli e Moca campioni in erba
venerdì 12 novembre 2010
Al via la Rassegna Frantoi Aperti 2010. 13-14 novembre
giovedì 11 novembre 2010
Terremoti, c'è la mappa dei pericoli
Il sodalizio è nato per diffondere la cultura della prevenzione sismica e realizzare un modello di «mitigazione del rischio», che renda più sicuro il Centro Abruzzo e riqualifichi la sua immagine.
E, diapositiva dopo diapositiva, è stato ribadito nei vari interventi che la vulnerabilità del territorio peligno è piuttosto alta, così come il suo grado di sismicità. Ma se non si possono prevedere i terremoti con certezza, sicuro è che in una zona sismica 1 (come Sulmona) bisogna saperci convivere. «Qui c'è una sismicità storica incompleta» ha detto Marzocchi, coordinatore del Nuovo progetto S2, sulla pericolosità sismica della conca peligna, «ma sappiamo che i terremoti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. In passato anche di magnitudo 10. Per questo la mappa della pericolosità di un territorio serve a dettare le norme agli ingegneri per costruire le vostre case sicure».
Cala il gelo in sala e l'impressione è di essere indietro anni luce. Il professor Konstantino Demartinos del Politecnico di Milano azzarda una proiezione sulle perdite umane e urbane. «Su 3.454 edifici presi in esame, 1.228 in cemento armato e 2.226 in muratura» rivela «i danni maggiori si registrerebbero in centro storico e nella parte nord (vicino la villa comunale), dove ci sono case antiche, col 25% di edifici inagibili in muratura (il 10 per quelli in cemento), l'11% sarebbe sfollato e il 7% con vittime o feriti».
«La metà degli edifici italiani non è a norma sismica», rincara Mauro Dolce, del Dipartimento di Protezione civile, «bisognerebbe punire chi costruisce male».
«Basta con la roulette, facciamo girare la ruota della prevenzione», ha detto Carlo Fontana, fra i promotori dell'iniziativa, assieme a Giuseppe Consorte, che ha aggiunto: «Le risorse ci sono, potremmo reperirne, fra fondi europei, nazionali e regionali, circa 30 milioni».
I Comitati ambientalisti hanno distribuito volantini e ribadito il rischio sismico del metanodotto Snam. In sala sindaci e amministratori di Sulmona, Pratola, Cansano, Raiano e Prezza.
martedì 2 novembre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Settant' anni d'amore tenace e di vita avventurosa
  RAIANO.  Hanno attraversato la storia, diventandone  inconsapevoli protagonisti, con soltanto due convinzioni:       la lotta  antifascista e il loro amore.  Michele Del Boccio  (classe 1921) e   Dorina Montini  (1922) hanno festeggiato       ieri il loro settantesimo  anniversario di matrimonio innamorati come il primo giorno, nonostante  qualche ruga in più       e il passaggio ineserobile del tempo. Era il  28 ottobre 1940 quando Michele e Dorina si sposarono. Pochi giorni dopo,  Michele       partì soldato per l’Africa, difese la Sicilia, insieme ai  tedeschi, dall’invasione degli angloamericani (9-10       giugno 1943) e  poi, ironia della storia, partecipò allo sbarco in Normandia il 6  giugno 1944, insieme agli Alleati,       per liberare l’Europa dal  nazi-fascismo. La lotta antifascista ha caratterizzato la vita della  famiglia Del Boccio-Montini       e forse fu per demonizzare quel  periodo oscuro della storia d’Italia che la coppia decise di sposarsi  nell’anniversario       della marcia su Roma, che avvenne il 28 ottobre  1922. Dorina era figlia di un intellettuale che si opponeva al regime di  Mussolini       e fu condannato e confinato, dal tribunale dell’Aquila,  a Matera, dove morì.   «Mio nonno era un       uomo di cultura»,  ricorda Nestore, uno dei due figli della coppia «che parlava sette  lingue e aveva insegnato       ai suoi figli l’importanza della libertà e  del rispetto degli altri, per questo fu confinato e morì in        solitudine lasciando, però, una grande e immortale lezione».   A  ricordare così il suo avo è        Nestore Del Boccio , uno dei due  figli della coppia. E per confermare lo spirito avventuroso e tenace  della sua famiglia,       anche lui si è ritagliato una vita originale  come fumettista. Dopo aver studiato grafica si è dato al fumetto,        facendosi notare dalla casa editrice Bonelli (quella di Tex e di Zagor)  la quale lo ha inserito nel progetto del nascente       nuovo fumetto  Nathan Never di cui ha curato copertine e albi.   Ma torniamo ai  festeggiati. Michele Del Boccio proveniva       da una famiglia di  contadini che pure non si piegava al fascismo, condividendo anche in  questo i sentimenti della moglie e       della sua famiglia. Una storia  d’amore d’altri tempi, che si è intrecciata con alcuni momenti cruciali  della       storia del Novecento. Ora Michele e Dorina vivono sereni  nella loro accogliente casa di Raiano accuditi da un nipote e,  nonostante       70 anni di vita insieme, non riescono a fare a meno  l’uno dell’altra.   Quando Dorina, nei giorni scorsi,       è dovuta  andare in ospedale per una caduta, Michele senza di lei non ha voluto  neanche mangiare. E così ieri,       per la settantesima volta, si sono  promessi amore eterno.
domenica 24 ottobre 2010
Carte clonate, tra i derubati anche l'attore televisivo Dighero
sabato 23 ottobre 2010
Trattativa privata per le Terme RAIANO.
RAIANO. Situazione di stallo per
la vicenda dello stabilimento termale
di Raiano, all’asta giudiziaria
ormai da tre anni. Nonostante
la base d’asta quasi dimezzata
iniziali 4.850.000), le sedute vanno
regolarmente deserte. A questo
punto ci si comincia a chiedere se
la sistematica rinuncia all’acquisto
dello stabilimento da parte dei vari
operatori interessati sia solo un’attesa
strategica in attesa che il prezzo
scenda ulteriormente, oppure la
costatazione che, purtroppo, il degrado
della struttura sia ormai senza
ritorno. Il curatore fallimentare,
l’avvocato Gabriele Tedeschi, entro
un mese dovrà decidere se abbandonare
la via dell’asta pubblica per
passare alla trattativa privata. Un
sistema che, a suo dire, potrebbe
velocizzare l’iter e verificare direttamente
se da parte degli eventuali
acquirenti ci sia o meno la volontà
di acquistare l’immobile. «Comunque
– precisa – anche in questo
caso dovremo procedere con atti
di evidenza pubblica». La decisione
dovrebbe essere presa appena sarà
nominato il nuovo giudice delegato
del tribunale di Sulmona, carica
attualmente vacante. Cosa che dovrebbe
avvenire ai primi giorni di
novembre. Ma l’orientamento sembra
questo. Lo stesso Tedeschi, a
giorni, dovrebbe inoltre incontrarsi
finalmente con il sindaco di Raiano,
Marco Moca, per informarlo della
situazione in atto e per cercare di
capire anche la strategia dell’amministrazione
comunale in merito alle
Terme. Meglio tardi che mai, a otto
mesi dall’insediamento della nuova
amministrazione raianese. Si perché
le Terme non sono certo l’ultimo
dei problemi che oggi sono sul
tappeto nel paese. p.d’al.
domenica 17 ottobre 2010
Fondi dal Trentino per l'eremo di San Venanzio
Fonte:"ilcentro"
Iscriviti a:
Commenti (Atom)

















