Molina Aterno (Aq) – “La regione non ha dato via libera all’attivazione della centrale idroelettrica di Corfinio né tanto meno alla captazione dell’acqua dal fiume Aterno”. L’intervento è del vice presedente del parco regionale Sirente Velino e sindaco di Molina Aterno Luigi Fasciani che ha voluto smentire le voci di avvio della centrale idroelettrica e dell’autorizzazione alla captazione dell’acqua. Per quest’ultima mancano anche le autorizzazioni e soprattutto quelle ambientali che devono essere espresse da tutti gli organi competenti. Un primo studio di valutazione d’incidenza ambientale, presentato dal consorzio di bonifica, Corfinio 1, non è stato approvato dalla commissione regionale di valutazione di qualche anno fa.“La convocazione o la riunione organizzata dall’assessore regionale all’agricoltura è stata semplicemente mirata a verificare se c’erano le condizioni per dare corpo alle richieste del consorzio di bonifica” continua Fasciani “Però all’incontro non era presente il comune di Raiano che ha già manifestato il proprio dissenso all’intervento. Il parco Sirente Velino ha invece chiesto garanzie circa la permanenza dl minimo deflusso vitale durante tutto il periodo dell’anno per garantire la permanenza dell’eco sistema ambientale. La captazione, circa 1.550 litri al secondo, infatti, deve essere rispettosa delle condizioni in cui si trova il fiume che per molti mesi all’anno è sofferente. Lo stesso che tra l’altro attende ancora che venga liberata l’acqua dal lago di Campotosto. Inoltre, occorre, quindi una nuova valutazione d’impatto ambientale e un attenta valutazione sulla stessa da parte degli organi competenti”. Valutazioni e controlli che dovrebbero eliminare qualsiasi rischio di scempio ambientale. La captazione dell’acqua dovrebbe avvenire nel territorio del parco Sirente Velino con le maggiori ricadute nel tratto delle gole di San Venanzio. “Credo” conclude Fasciani “Che sia necessario ripartire da dove si era fermato il processo avviato qualche anno fa. Ossia da un nuova valutazione che deve essere principalmente rispettosa dell’impatto ambientale e che venga portata avanti in modo serio, possibilmente senza dare adito a sterili polemiche o a diffondere dati non esatti. Inoltre, credo sia anche importante che i territori non siano espropriati di un bene che deve continuare a rappresentare storia e cultura nel nome delle quali non si permetterà un uso improprio delle risorse a danno dei cittadini. Red |
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