questa estate 2010, il viale di ingresso
a Raiano, quello del Tratturo,
l’autunno è sembrato arrivare in
anticipo. Già da giugno, infatti, le
foglie degli ippocastani erano secche,
cadevano a terra, e gli operai
del comune non facevano in tempo
a rimuoverle che già si riformava il
malinconico tappeto giallo. Lo stesso
è accaduto per gli ippocastani di
piazza Postiglione. “Colpa della stagione
insolitamente piovosa di inizio
estate”, hanno pensato alcuni. Ma
non è così. Gli ippocastani raianesi,
da tempo, sono malati, insidiati da
un perfido parassita, come i famosi
cipressi carducciani di Bolgheri.
Già due anni or sono, l’allora amministrazione
comunale provvide
a praticare sui tronchi degli alberi
iniezioni di una speciale sostanza,
consigliata da specialisti del settore.
Ma a distanza di ventiquattro
mesi siamo punto e a capo. Si era
pensato di fare lo stesso anche quest’anno,
ma quando la nuova amministrazione
comunale ha preso la
decisione di intervenire era ormai
troppo tardi. Le iniezioni, infatti,
secondo l’opinione degli specialisti,
occorre praticarle al momento della
gemmazione. Se ne riparlerà quindi
a primavera 2011, sperando che il
ritardo di quest’anno non comprometta
definitivamente la “salute”
degli alberi. Perché quel viale alberato,
per molti raianesi, simbolo
identitario. p.d’al.
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