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gole di san venanzio L'Abruzzo vanta sul proprio territorio una lunga serie di Riserve Naturali, tutte meritevoli di essere visitate. Ognuna di esse offre svariate possibilità di escursioni, sia per esperti che per principianti. Sul portale tuttoAbruzzo.it è presente una sezione denominata appunto riserve naturali e tra esse abbiamo scelto da sottoporvi quest'oggi nella rubrica "Diario d'Abruzzo" quella delle Gole di San Venanzio, situata sul territorio di Raiano, in provincia de L'Aquila .
La Riserva naturale guidata Gole di S. Venanzio è un'area naturale protetta istituita con legge della Regione Abruzzo n° 84 del 1998. Ha un’ estensione 1072 ettari, ricadenti interamente nel territorio del comune di Raiano.
La Riserva coincide in larga parte con l’omonimo sito di interesse comunitario e costituisce un corridoio ecologico di primaria importanza tra il Parco Nazionale della Majella e il Parco Regionale Sirente Velino, ospitando un ricco ed importante patrimonio di biodiversità. L’ uscita del fiume Aterno dalle gole, contraddistinta dallo spettacolare e suggestivo eremo di San Venanzio, segna il passaggio alla fertile e verdeggiante pianura alluvionale, caratterizzata da terreni coltivati e da zone boscose di natura ripariale.
La riserva è visitabile con una rete di sentieri, che percorre tutti i punti di interesse. Oltre il centro storico del comune di Raiano, e le varie sorgenti sparse, la denominazione degli altri punti di interesse sono: Lago di quaglia; Chiesa dell'Assunta; Lapide Postiglione; Rava tagliata; Graffiti preistorici; Le Spogne; La Sella; Monte Urano; Il Castellone; La civita; Santuario di S. Venanzio; Sorgente La Solfa.
Il paesaggio vegetale comprende aspetti di elevato valore floristico e fitogeografico. Le formazioni sono costituite da boschi, macchia ed arbusteti, pascoli e garighe, vegetazione ripariale e vegetazione rupestre.
La profonda e stretta gola del fiume Aterno rappresenta un ambiente perfettamente conservato dove pareti calcaree a strapiombo costituiscono l’habitat ideale per l’aquila, il falco lanario, il falco pellegrino e il gracchio corallino. |
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