Raiano e Corfinio, scuole chiuse con un’ordinanza | ||||
venerdì 15 maggio 2009 | |
RAIANO – Il sindaco di Raiano Enio Mastrangioli e quello di Corfinio Massimo Colangelo hanno dovuto chiudere le scuole dei loro paesi, con un’ordinanza. “La chiusura si è resa indispensabile – spiegano i due primi cittadini in una nota - non per problemi strutturali, considerato che l’agibilità è stata confermata dai diversi sopralluoghi effettuati dai tecnici della Protezione Civile, bensì a causa di una lettera della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo inviata ai sindaci di Raiano, Corfinio, Vittorito, Prezza e Roccacasale. Il provvedimento, purtroppo, si è reso necessario – continuano Mastrangioli e Colangelo - a fronte di un approccio non corretto da parte della dirigente scolastica, pur comprendendone le ragioni, maggiormente le preoccupazioni delle famiglie. Approccio allarmistico – continua la nota - ulteriormente aggravato dalla scelta di procedere all’evacuazione immediata degli alunni, non prevista dall’ordinanze, che ha provocato un immotivato panico nelle famiglie interessate”. In una lettera inviata in precedenza ai sindaci la dirigente scolastica chiedeva che venissero svolte “azioni di carotaggio, a cura di squadre di geologi, con strumentazioni tecniche, per rilevare la natura del terreno immediatamente adiacente agli edifici scolastici di propria competenza, al fine di conoscerne tipologia; sulla base delle analisi geologiche, eventuali consequenziali interventi di consolidamento e di adeguamento sismico, per ridurre al massimo grado ammissibile la vulnerabilità della struttura degli edifici suddetti; interventi di urgenza relativi al numero delle uscite di sicurezza e scale di emergenza esterne”. “Considerata l’impossibilità tecnico-scientifica – riprendono Mastrangioli e Colangelo - per gli Enti di provvedere a soddisfare e assicurare quanto richiesto dalla dirigente scolastica, convinti della necessità, seppur a titolo cautelare, di tutelare l’interesse ed il bene comune, in particolare l’incolumità della popolazione scolastica oltre che del personale scolastico, parascolastico ed amministrativo presente negli edifici scolastici, si è ritenuto necessario inibire formalmente l’utilizzo di detti edifici scolastici sino all’effettuazione degli ulteriori e più approfonditi accertamenti geologici e geotecnici da parte degli organismi superiori appositamente nominati dalle autorità di Protezione Civile o del Ministero dell’Istruzione, alle quali verrà inviata l’ordinanza”. F.P. |
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