mercoledì 22 luglio 2009

Esclusione dal cratere, Mastrangioli rilancia le dimissioni collettive

RAIANO – Enio Mastrangioli, dopo il recente ampliamento del cratere, che ha visto ancora una volta esclusi i comuni della Valle Peligna (ad eccezione di Bugnara), torna a proporre le dimissioni di massa ai suoi colleghi del circondario.
“In base ad un’analisi della planimetria (foto) e in base ai nostri dati sui danni provocati dal sisma e quelli ufficiali presenti sul sito della Protezione Civile, - scrive Mastrangioli in una nota - appare incomprensibile la metodologia di rilevazione della macrosismica e degli effetti provocati dal sisma del 6 aprile scorso, oltretutto con atti e procedure sconosciuti e secretati.
Considerata questa situazione assurda e offensiva della dignità e della responsabilità dei sindaci e il modo in cui si sta gestendo la situazione dal 6 aprile scorso, porrò all’attenzione delle Forze Politiche locali, convocate per la giornata di domani, di rassegnare le dimissioni dalla carica di sindaco, oltretutto prorogata”.
La comunicazione del primo cittadino di Raiano è stata inviata oggi al commissario delegato Guido Bertolaso, al suo vice Bernardo De Bernardinis, al prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, al presidente della Regione Gianni Chiodi e all’Anci Abruzzo.
La stessa nota, in forma di “lettera aperta”, è stata inviata ai Parlamentari abruzzesi Paola Pelino, Maurizio Scelli, Giovanni Lolli, Pierluigi Mantini, Filippo Piccone e Giovanni Legnini, “affinché si adoperino in difesa del territorio – riprende Mastrangioli - e per l’applicazione di procedure eque e trasparenti e rispettose dei diritti di tutti”. Red.

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