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RAIANO - Un incontro urgente con Gianni Chiodi; un consiglio comunale aperto per venerdì 31 Luglio, con parlamentari ed esponenti della Regione e della Provincia; verifica legale degli atti che hanno portato al decreto del 17 luglio, con cui si è sancito l’ingresso nel cratere di Bugnara; iniziative collettive incisive e radicali, comprese le dimissioni collettive dalla carica di Sindaco; una lettera al Presidente della Repubblica e al Ministro dell’Interno, sulla situazione creatasi nel nostro territorio. Sono le proposte venute fuori dal “Tavolo di Lavoro” di Raiano, istituito dopo il sisma del 6 aprile, del quale fanno parte l’Amministrazione Comunale, le forze politiche e gli operatori economici locali. Lo fa sapere il sindaco di Raiano Enio Mastrangioli. “Nel corso della riunione – spiega il primo cittadino - tutti i rappresentanti delle forze politiche locali (Popolo delle Libertà, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Italia dei Valori e Partito Socialista) e degli operatori economici, hanno espresso stupore ed indignazione rispetto alle ultime scelte operate dal Commissario Bertolaso sull’ampliamento della lista dei Comuni Terremotati. In particolare è stata stigmatizzata la metodologia seguita dalla Protezione Civile, poiché sconosciuta e, quindi senza criteri noti, trasparenti ed equi. Oltretutto con risultati e scelte in palese contraddizione con i dati sui danni effettivamente riscontrati dalla stessa Protezione Civile e pubblicati sul suo sito web”. Red. |
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