Bertolaso ai sindaci: «Il cratere non si tocca»
Barbara Delle Monache L'AQUILA La difficoltà dei sindaci dei paesi esclusi dal "cratere" a capire i criteri usati dalla Protezione Civile per individuare i comuni con i danni maggiori diventa ogni giorno più pesante. Ci sono ulteriori dubbi e perplessità dopo l'incontro di ieri all'Aquila alla presenza del Sottosegretario Guido Bertolaso, del prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli e di tutti i funzionari. Il tono della seduta è stato molto acceso, i sindaci non ci stanno, nonostante si continui a parlare a "senso unico". Non ci sono margini di discussione e di recezione nonostante si provi, ogni volta, a far capire a chi ha il "potere in mano" le perplessità sull'individuazione dei parametri usati per il "cratere". Una sola la sensazione, di chi, per circa tre ore, era di fronte a "un muro tecnico" imbattibile. E allora a cosa serve lottare per il proprio territorio? Queste le domande che i sindaci al termine dell'incontro si sono posti. Forse l'unica soluzione erano le dimissioni in massa. Ma chi può dirlo? Comunque sia, il numero uno della Protezione Civile ha mantenuto fede alle sue parole: «Il cratere è bloccato e non ci sono margini», con buona pace degli amministratori esclusi. «Nessun risultato, nessun passo in avanti - ha dichiarato il sindaco di Raiano, Enio Mastrangioli - anche se non è da escludere un'altra verifica da parte dei tecnici». Intanto le dimissioni di sindaco e consiglieri del Comune di Isola, paventate dopo l'esclusione dal "cratere", possono aspettare. Il consiglio comunale di giovedì sera ha infatti respinto le dimissioni del sindaco, che ieri nell'incontro con Bertolaso ha ribadito le proprie posizioni sottolineando l'assurdità dell'esclusione di Isola, circondata peraltro da ben otto comuni inseriti nel decreto. Senza contare situazioni paradossali come quella del santuario di San Gabriele, risultato inagibile dopo il sisma, con la chiesa che rientra nel comune di Isola, quindi fuori dal cratere, e il refettorio che insiste nel comune di Colledara considerato invece tra quelli terremotati. Stessa sorte per due strumenti dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. «Bertolaso ci ha detto che si è proceduto su basi scientifiche, pur ammettendo la possibilità di qualche errore - commenta il sindaco Fiore Di Giacinto - l'esclusione di Isola lo è certamente».
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