sabato 29 agosto 2009

Raiano: appello a Chiodi «Riapertura scuole a forte rischio» Parola di sindaco



L'ennesima, dopo quella del sei agosto scorso, per chiedere un intervento urgente sulle scuole di Raiano, altrimenti le prospettive per la riapertura, erano e rimangono incerte. Ad inviare la missiva al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, al vice gabinetto del ministero, al Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche e al direttore generale dell'ufficio scolastico, Emanuele Nicolini, il sindaco di Raiano, Enio Mastrangioli. Nella lettera, il primo cittadino del piccolo centro della Valle Peligna, ha «segnalato l'urgenza di completare gli interventi necessari sulle strutture scolastiche, onde scongiurare lo slittamento dell'apertura delle scuole fissata per il 21 settembre prossimo». Un problema quello degli edifici scolastici che è stato affrontato, l'altro giorno, in un incontro all'Aquila, alla presenza degli enti preposti ponendo una particolare attenzione a tutte le situazioni critiche esistenti a livello provinciale, in particolare nei Comuni «fuori cratere». Prima della fine dell'incontro, per il Comune di Raiano, che vive una situazione particolare si è deciso che prima di effettuare ogni tipo di intervento bisognerà attendere l'esito delle verifiche che saranno effettuate dal Dipartimento di Geotecnica dell'Università della Basilicata prima di attivarsi per qualsiasi intervento. «Sono sconcertato - ha detto Mastrangioli - per la suddivisione adottata per gli interventi sulle scuole tra i Comuni fuori e dentro il cratere. Una divisione assurda che sta provocando, rispetto a medesime problematiche, alterazioni e disuguaglianze nei diritti soggettivi e collettivi». Il primo cittadino, intanto, ha comunicato che già da giovedì pomeriggio è stata avviata la prima fase di acquisizione della documentazione per quanto attiene l'avvio delle verifiche di valutazione della vulnerabilità degli edifici scolastici comunali. E nei prossimi giorni inizierà la seconda per verificare la stabilità. «Non vogliamo speculare su nulla - ha concluso Mastrangioli - anche perché il mio Comune, l'unico nel territorio provinciale che ha provveduto a proprie spese, ad avviare una verifica seria e approfondita, ricorrendo alla migliore struttura universitaria italiana per stabilire l'effettiva e concreta sicurezza degli edifici scolastici locali».
FONTE:"ILTEMPO"

1 commento:

Anonimo ha detto...

scarica barile... questa è la divina provvidenza,i soldi x l'inutile piazza oscena potevano esser risparmiati e ne avrebbe guadagnato l'istruzione per i nostri figli... vergogna