Come un semplice invito ad un matrimonio può trasformarsi in un fantastico viaggio in moto nell’Europa dell’est lungo circa 2700km

5 ore fermi nella periferia di Bratislava per cercare una introvabile camera d’aria…..
Risolto il problema proseguiamo ed entriamo in territorio Ceco, dominato da un paesaggio piuttosto piatto e da una terribile autostrada desolata fatta a scalini, un massacro per le nostre schiene. In serata l’ingresso in una semi desertica Ostrava e il ricongiungimento con gli altri amici. Il tachimetro segnava 350km. I successivi due giorni li abbiamo trascorsi in uno splendido residence nel bosco isolato da tutto. Lunedì 26 ancora una leggera pioggerellina accompagna la ripartenza. Direzione Budapest ma questa volta all’ autostrada preferiamo la statale che si insinua tra i boschi dei monti Carpazi in Slovacchia. Piccoli villaggi in legno, gente per strada con carretti, animali al pascolo, mega fabbriche arrugginite ed abbandonate tipo scenario di un film di Quentin Tarantino. Sosta pranzo in una sperduta locanda dove siamo riusciti a capire solo Gulash, rivelatosi ottimo ed molto economico. Lungo la strada pattuglie di polizia ci salutavano con la paletta, così come allegramente gli abitanti del posto salutavano il nostro passaggio. Tardo pomeriggio arrivo a Budapest e pernotto in un singolare “hostel per bikers” dove incontriamo un motociclista neozelandese il quale 3 mesi prima era partito dalla corea del nord, attraversato la Russia con le sue autostrade in ghiaia e poliziotti estorsori e avrebbe proseguito fino a Parigi in solitaria……
(a dimostrazione che c’è sempre qualcuno che c’è l’ha più grosso del tuo)
Martedì 27 usciti a fatica da Budapest costeggiamo il lago Balaton percorrendo tutta l’Ungheria su una strepitosa strada, lunga dritta e con traffico zero e la mente non ha resistito ad un parallelo con le agoniate highway americane. Trascorsi circa 700km in uno dei tramonti più belli che abbia mai visto circondato dai miei amici e dalla libertà che solo un bicilindrico americano sa regalarti, giungiamo nella bella e turistica Zadar per trascorrere l’ultima notte prima di rimbarcarci per l’Italia.

Gianluca “Kemio” Peluso 14/08/2010
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