lunedì 6 luglio 2009

In tavola agnello e aglio rosso e fagioli di Raiano L'Abruzzo prende per la gola le delegazioni del G8.


Non c'è occasione più ghiotta della tavola. E qui verranno servite le prelibatezze della nostra terra: dall'aglio rosso di Sulmona ai carciofi di Prezza, dall'olio ai confetti, per passare ai fagioli di Raiano, al coniglio di Goriano Valli. E poi ancora: l'agnello, il capretto e il maiale dei pascoli della provincia dell'Aquila. «La cucina del G8 - si legge in una nota - sarà rigorosamente all'insegna dei prodotti naturali dell'Abruzzo anche perchè la maggior parte delle gare, in campo di rifornimento pasti, è stata vinta da ditte abruzzesi e in particolari aquilane». Tra queste la ditta Coselp di Pratola Peligna (Aquila), diretta da Maurizio Ferrini, ha vinto l'appalto per la fornitura-pasti agli addetti alla sicurezza e dovrà anche assicurare pasti ai mille agenti presenti nella struttura della cittadella della Finanza. Unico cambiamento rispetto alla tradizione: ai grandi della Terra e alle loro delegazioni sarà fornito più riso che pasta; ovviamente prodotto in Italia. «Una scelta obbligata - continua la nota - dato che la maggior parte dei Paesi sulla loro tavola usano riso al posto di pane e pasta». La cittadella in occasione del G8 ha visto lavorare molte piccole e medie aziende artigianali aquilane, soprattutto per quanto riguarda gli impianti di luce, gas e internet. Appalti che hanno riportato al lavoro, secondo le associazioni di categoria, almeno il 40 per cento delle aziende artigianali. Non c'è dunque occasione migliore per farsi conoscere e rimettere in moto l'economia locale. Il G8 si prospetta come un vero e proprio cavallo di Troia per espugnare una natura che ha deciso di prendersela con l'Aquilano
(fonte il tempo)

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